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"Tutto si può fare, ma per scappare... |
"Volatile"
(attore,macchine)
(2003)
La storia
racconta l'avventura di Alfredo che una mattina, uscendo di
casa, non trova più la sua scuola. Sente un fruscio tra gli
alberi e, guardando su, vede alcuni uccelli che gli parlano: Il
cattivo comportamento degli uomini nei confronti dei loro
fratelli più piccoli, gli animali, è la causa di ciò che vede.
Gli uomini sono sciocchi ed è inutile che vadano a scuola, non
capiranno mai niente. Solo Alfredo può rimettere le cose a posto
ma c'è, prima, qualcosa da capire e viene invitato a seguirli. è
allora che si accorge di essere un uccello e vola via con loro.
Scoprirà che molti dei comportamenti che gli sembravano normali
non lo sono e matura la consapevolezza che tutti gli esseri
viventi hanno lo stesso diritto alla felicità.
"Tutto si
può fare, ma per scappare..."
(attore, macchine, marionette)
(1998)
"Tutto si può fare,
ma per scappare......" è una riflessione sulla pietà. Pietà
davanti all’inafferrabile complessità del mondo e all’incapacità
da parte dell’uomo di comunicare se nonsporadicamente e
goffamente con i suoi simili. Una pietà che si fa strada
superando il filtro delle parole, tranelli di senso che,
benlontani dall’eliminare l’approssimazione nella comunicazione
l’aumentano invece semplificando nel migliore dei casi
unarealtà in gran parte inesprimibile. La decontestualizzazione
del linguaggio mostra però il re nudo. Le parole si compongono
allora infrasi fatte, sciocchezze e
bugie che prive di un contesto galleggianocome bolle su una
palude malsana; sotto, per chi affonda lo sguardo nel buio, si
affollano le emozioni in immagini senza commento mentresi naviga
irresistibilmente verso il silenzio.